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Leo Ragno

Le opere di Leo Ragno parlano del ricordo e della sua parziale rimozione, che le sfumature di rosa evocano con particolare accuratezza. Colore dell’infanzia quando è tenue, il rosa si carica di una tonalità più intensa man mano che il ricordo diventa più vivido, più erotico. Una grande libertà è lasciata allo spettatore grazie alla raffinata esposizione delle immagini, alla loro “discrezione” al loro “garbo”. Opere dunque delicate, arrendevoli alla dolcezza, alla pazienza e alla ricerca di lentezza e profondità nei rapporti interpersonali. (Angela Ghezzi)

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Leo Ragno's artworks address his memories and their partial removal, which the shades of pink evoke with particular accuracy. Pale pink is the color of childhood, while it takes on a more intense hue as the memory becomes more vivid, more erotic. The viewer is allowed a great freedom by the refined display of the images, their 'discretion' and 'politeness'. These are delicate works, yielding to sweetness, patience, and the search for slowness and depth in interpersonal relationships (Angela Ghezzi). 

Nella ricerca di Leo Ragno (Milano, 1984) vi è la predilezione per il tema della figura umana e del ritratto, rielaborato con un approccio innovativo e pienamente contemporaneo. Sono molteplici i richiami che attraversano i suoi dipinti: da Odilon Redon a Eugène Carrière da Lucian Freud a Francis Bacon. Le forme delle sue opere, le fattezze dei personaggi che dipinge, non sono il risultato dell'osservazione del modello, ma il ricordo che l'artista ricostruisce nella sua mente. Le sue figure, evanescenti ed enigmatiche, sono frutto di un processo di costruzione e distruzione continua dell’immagine, fino a che l’artista non raggiunge la definizione che lo soddisfa. Egli raffigura momenti e immagini che rievochino ricordi, episodi o volti che permettano allo spettatore di riconoscervi qualcuno o qualcosa -o addirittura di riconoscere sé stesso- all’interno dell’opera. L’immagine finale, pur essendo rarefatta ed evanescente, mantiene una sua propria identità, in quanto coinvolge lo spettatore nella sua emotività, spingendolo a completare il dipinto con la propria memoria.

Tommaso Lonedo (Schio, maggio 2024)

Biografia 
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Nasce a Milano nel 1984. Nel 2009 si laurea in Pittura e Grafica all’Accademia di Belle Arti di Foggia. Docente presso l'Accademia di Belle Arti di Brera (Milano). 

Vive e lavora a Milano.

Born in Milan (Italy) in 1984. In 2009 he graduated in Painting and Graphic at the Academy of Fine Arts in Foggia. Teacher at the Academy of Fine Arts of Brera (Milan). He lives and works in Milan.

Contatti 

leoragno@outlook.it

sito: www.leoragno.it/

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