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La nostra storia

Sono qui documentate le mostre progettate da questo gruppo di artisti tra il 2000 e il 2024, in Svizzera e Lombardia.

LA STORIA DEL GRUPPO - HISTORY OF THE GROUP

GLI ANNI ACCADEMICI

L’incontro tra Carmelo Violi, Giampaolo Russo e Paola Laterza si colloca nel 1996, quando i tre erano studenti di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. All’epoca Russo e Laterza seguivano la scuola figurativa di Natale Addamiano e Roberto Da Lozzo, mentre nell'aula accanto Violi frequentava la scuola di pittura di Saverio Terruso. Questi maestri, a differenza di altri docenti dell'Accademia, proponevano un approccio tradizionale alla pittura, con lo studio del disegno, la copia dal vero e lo studio sul colore. In quei corsi si guardava con attenzione agli artisti figurativi tra le due guerre e del Secondo dopoguerra, si sfogliano i cataloghi di Mario Sironi, Achille Funi, Filippo De Pisis, ma anche di Lucian Freud e Francis Bacon. Durante quegli anni di apprendistato, la pittura figurativa non era considerata un ritorno nostalgico al passato, ma una sfida stimolante a guardare il mondo con attenzione per cercare un nuovo linguaggio, vicino alla vita.

L'incontro tra Violi e Russo avvenne durante una manifestazione per l'equiparazione del diploma accademico a titolo di laurea. Il corteo dei manifestanti si snodò per tutte le vie del centro, permettendo così di intavolare una lunga chiacchierata, durante la quale Giampaolo raccontò le proprie origini pugliesi, l'arrivo a Milano da Zurigo (città nella quale tuttora risiede) e i tanti sacrifici per frequentare l'Accademia di Brera. I due parlarono a lungo di quanto fosse difficile emergere come pittori in una realtà come quella di Milano, così ricca di stimoli e di nuovi linguaggi, ma altrettanto chiusa nel promuovere nuove generazioni di pittori figurativi. In quel periodo, Violi dipingeva incessantemente tubetti e barattoli di colore osservati dal vero, mentre Russo, a poca distanza, realizzava autoritratti allo specchio, così come Paola Laterza. Poichè la pittura è ricerca tecnica, esperimento, furono infiniti i tentativi da parte dei giovani studenti di trovare una propria identità artistica, vicina a quei pittori anacronisti ricordati da Jean Clair nella sua “Critica della modernità”: Bonnard, Balthus, Giacometti, Hopper. Nella scuola di Terruso, inoltre, molti studenti rimasero sedotti dall'opera di Francis Bacon, Chaim Soutine, Varlin, Bonnard e dagli espressionisti astratti della Scuola del Pacifico.

Le frequentazioni di Brera si sono mescolate come i colori in una tavolozza e hanno messo in relazione pittori e pittrici molto diversi tra loro: oltre ai già citati Violi, Russo e Laterza, Evarchi, Almasio, Manenti, Robboni, Carpi, Moneghetti, Consonni, Rotolo, Padovani, Destro, Pane e tanti altri. I giovani artisti si sono ritrovati anche per visitare mostre come quella di Balthus a Palazzo Grassi a Venezia (2001) e la retrospettiva su Lucian Freud curata da William Feaver nel Museo Correr di Venezia (2005). Giampaolo in quegli anni fu un catalizzatore di gruppi artistici e un vulcano di idee per progetti espositivi che si concretizzarono in seguito tra la Svizzera e la Lombardia.

 

LE COLLABORAZIONI

Completati gli studi, tra il 2001 e il 2003 Giampaolo Russo ha curato la rassegna “START” presso il centro culturale Alte Kaserne di Winterthur, un progetto ambizioso che ha coinvolto più di 30 artisti italiani e svizzeri. Precedentemente, Russo aveva organizzato delle mostre collettive presso il Limmathaus (2000), la galleria Dynamo (2000), la galleria dell'Istituto di Cultura della società Migros di Zurigo (2000) e successivamente presso la Rote Fabrik (2005). Sempre Giampaolo Russo, nel 2007, ha invitato Violi, Laterza, Evarchi, Moneghetti, Richter e Zwalen alla mostra “FIGURATIVE” presso la Galleria Station 21 di Zurigo.

Nel frattempo in Italia, a partire dal 2005, sono state organizzate esposizioni che hanno coinvolto artisti di Zurigo e di Milano presso la Piscina Comunale di Milano (mostra a cura di Adriano Pasquali) e la Biblioteca Civica di Pantigliate (MI).

Nel 2009, gli artisti Lorenzo Manenti e Carmelo Violi hanno progettato le mostre itineranti della serie “In-Urban”, a cura di Giulio Agostini, allestite nell’ex Fabbrica Montecatini di Romano di Lombardia (BG) e in un grande spazio espositivo del Centro Commerciale Bennet in provincia di Bergamo. In seguito a queste esperienze, Manenti, Turner, Everchi e Violi hanno costituito il collettivo artistico Figurazione Indipendente. Quelle di In-Urban sono mostre sperimentali nelle quali l’arte entra in scena nei luoghi più inconsueti per mettere in evidenza il talento e la capacità ideativa di questo gruppo di artisti indipendenti.

Sempre nel 2009, Carmelo Violi, in collaborazione con Adriano Moneghetti, ha realizzato il progetto espositivo “Carta Canta” presso la Galleria d’Arte Ex Macelleria di Pontremoli (MS), con opere di Pietro Diana, Saul Steinberg, Bruno Munari, Carmelo Violi, Adriano Moneghetti, Renè Pascal, Ercan Richter, Giampaolo Russo, Agostino Gallina, Maria Turner, Paulo Vaz Pato, Alex Zwalen. Un anno dopo, Violi e Moneghetti hanno fondato il Nuovo Liceo Artistico di Via Venini a Milano, che coinvolgerà anche Lorenzo Manenti e trasmetterà la passione per la figurazione a una nuova generazione di studenti.

Sul fronte svizzero, la collaborazione tra artisti porta Giampaolo Russo e l’incisore Mathias Gentinetta a organizzare diverse edizioni di una mostra di grafica d’arte presso i laboratori Kupferdruckwerkstatt Gentinetta e Steindruckerei Wolfensberger di Zurigo. Nello stesso periodo, Moneghetti e Violi partecipano a un’altra mostra con opere grafiche presso il Museo della stampa di Soncino (CR).

Le collaborazioni continuano a intrecciarsi e a tessere nuove trame. Tra il 2010 e il 2011, Paola Laterza realizza a Zurigo un documentario su Giampaolo Russo intitolato “Layers”, con sponsor svizzeri, che viene proiettato nell’ambito della rassegna “Cinque film in una sera” presso la Casa d’Italia di Zurigo (2011) e acquistato dalla Biblioteca Centrale di Zurigo.

Infine, nel 2014, Giampaolo Russo ha fondato a Zurigo il progetto del SALON DER GEGENWART (SALON DEL PRESENTE), per promuovere, animare e creare un confronto tra pittrici e pittori figurativi attraverso una serie di mostre. Le esposizioni hanno avuto luogo inizialmente in spazi più alternativi, poi in istituzioni svizzere ufficiali e di rilievo, quali il Museo Villa Flora di Winterthur, il Museo Helmhaus di Zurigo, il Museo di Belle Arti di Zofingen e il centro per l`arte contemporanea Oxyd di Winterthur.

Con queste iniziative Russo ha potuto estendere le proprie conoscenze a pittori e pittrici svizzeri come Bendicht Fivian, Renate Bodmer, Andrea Muheim, Heiner Kielholz, Dieter Hall, Maria Pomiansky, Karoline Schreiber, Rachel Lumsden e ha incontrato gli artisti invitati poi alla presente mostra “FIGURAZIONE MilanoZurigo”.

Nel 2016, Giampaolo Russo sceglie Como e il prestigioso Palazzo Natta per organizzare la mostra di grafica “INTERSEZIONI” in collaborazione con il Laboratorio di stampa Gentinetta di Zurigo. Alla mostra hanno preso parte, con Russo e Violi, Adriano Moneghetti, Massimo Petringa, Rosina Kuhn, Matthias Gentinetta e Sieglinde Wittwer. Russo per l'occasione ha contattato e incontrato il critico e saggista italiano Goffredo Fofi, che per pubblicizzare la mostra ha incluso alcune immagini del lavoro di Carmelo Violi nella sua rivista "Lo Straniero" (n. 191, Maggio 2016). Giampaolo Russo si è rivolto anche alla storica e critica d'arte Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del Max Museo di Chiasso, che ha inaugurato la mostra “INTERSEZIONI” il 7 ottobre 2016.

Dopo quest’ultimo progetto, Ossanna Cavadini ha invitato Kuhn, Richter, Gentinetta, Russo, Petringa, Violi e Moneghetti a presentare al Max Museo di Chiasso le proprie opere in relazione all’arte grafica del XX secolo con artisti di varie generazioni, quali Gillo Dorfles, Dario Fo, Giovanni Conservo, Valentino Vago, Mario Nigro, William Xerra, Hans Richter, Rodolfo Aricò, Pino Pascali, Giulio Turcato, Domenico Cantatore, Bruno Cassinari, Ossip Zadkine, nella mostra "Donazioni I. Percorsi della creatività dal Novecento al nuovo Millennio" (2016).

Come si è visto, uno dei personaggi che ha maggiormente contribuito alla costruzione di un ponte concreto tra la pittura svizzera e quella italiana è Giampaolo Russo, artista originario della provincia di Lecce che vive a Zurigo e che ha sempre mantenuto un rapporto di amicizia e reciproca stima con i suoi colleghi dell’Accademia. Il confronto e la collaborazione costruiti negli anni tra artisti di Milano e Zurigo hanno favorito una continua dialettica sull’arte e la pittura, tra mondi differenti che ritrovano un loro comune denominatore nel linguaggio figurativo.

 

IL PROGETTO “FIGURAZIONE MILANOZURIGO”

La mostra, promossa dall’artista e docente di Brera Renato Galbusera e curata da Carmelo Violi in collaborazione con la fondazione Artepassante, è un approdo temporaneo per una nuova ripartenza. Questa esposizione è il risultato di un percorso di collaborazioni sviluppatosi negli ultimi trent’anni e include nuovi artisti di Milano e Zurigo che via via si sono avvicendati, arricchendo il panorama artistico. Gli artisti provenienti dalla Svizzera, proposti da Giampaolo Russo, sono Rosina Kuhn, Ercan Richter, Pat Noser, Corinne Güdemann e Anna Krammig; a loro si affiancano artisti provenienti dall’Italia, come Piermario Dorigatti, Leo Ragno, Adriano Moneghetti, Francesca Vitali Bodini, Paola Laterza, Filippo Robboni, Piero ½ Botta, Carmelo Violi e Natalia Shchedrova.

I pittori coinvolti in questo progetto hanno tratto ispirazione dalla realtà, isolandosi nel cuore della natura, immergendosi nel silenzio della quotidianità e del banale, oppure confrontandosi con il frastuono di un mondo che cambia e che li sconvolge. Hanno scomodato i loro affetti e le loro abitudini e hanno indagato il proprio mondo interiore per diventare interpreti di una realtà che muta e che muove le loro coscienze. Ora ritrovano in questa mostra “FIGURAZIONE MilanoZurigo” la molteplicità di queste indagini.

 

(testo di Paola Laterza, Giampaolo Russo, Carmelo Violi, con la supervisione di Tommaso Lonedo docente di Storia dell'Arte presso il Liceo Artistico A.Martini di Schio VI.)

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STUDENT DAYS

Carmelo Violi, Giampaolo Russo and Paola Laterza met in 1996 at the Accademia di Brera in Milan, when they were all students of painting. Russo and Laterza attended the figurative classes of Natale Addamiano and Roberto Da Lozzo, while in the next room Violi attended Saverio Terruso’s painting classes. These masters, unlike many of the teachers in the Academy, proposed a traditional approach to painting, with lessons on the fundamentals of drawing, life drawing, and colour theory. In these classes, students studied the figurative artists of the interwar and post-war periods: they explored the catalogues of Mario Sironi, Achille Funi, Filippo De Pisis, as well as British artists Lucian Freud and Francis Bacon. During these years of apprenticeship, figurative painting was not considered a nostalgic return to the past, but a stimulating challenge to look carefully at the world in order to develop a new language, close to life.

The first encounter between Violi and Russo happened during a protest march demanding the equivalence of the Academia’s Diploma with a standard BA degree. The demonstration followed a long route in downtown Milan, allowing the two young artists the opportunity for a long conversation in which Giampaolo talked about his Apulian origins, and his arrival in Milan from Zurich (where he still lives) and the many sacrifices he suffered to attend the Brera. They spoke at length about the challenges of establishing themselves as painters within Milan's vibrant art scene, brimming with inspiration and diverse artistic languages, yet resistant to the new generation of figurative artists.

During that period, Violi devotedly painted tubes and jars of color meticulously observed from life, while Russo, just a short distance away, created self-portraits in oil by gazing into the mirror, a practice also embraced by Paola Laterza. As painting was viewed as a process of technical research and experimentation, this led the young students to carve out their unique artistic identities, reminiscent of the anachronistic painters listed by Jean Clair in his "Critique of Modernity": Bonnard, Balthus, Giacometti, and Hopper. Moreover, within Terruso's atelier, many students found themselves drawn to the works of Francis Bacon, Chaim Soutine, Varlin, Bonnard, and the abstract expressionists of the Pacific School.

Friendships and connections at the Brera intertwined like colors on a palette, bringing together a diverse array of painters. Alongside Violi and Russo, notable names included Evarchi, Almasio, Manenti, Robboni, Carpi, Moneghetti, Consonni, Rotolo, Padovani, Destro, Pane, and numerous others. These young artists often came together to visit exhibitions such as the Balthus retrospective at the Palazzo Grassi in Venice (2001) and the acclaimed Lucian Freud exhibition curated by William Feaver at Museo Correr in Venice (2005). Giampaolo emerged as a catalyst for artist groups during those years, overflowing with ideas for exhibition projects that were later realised between Switzerland and Lombardy.

 

COLLABORATIONS

Following his graduation, from 2001 to 2003, Giampaolo Russo curated the ambitious 'START' exhibition at the Alte Kaserne cultural center in Winterthur, featuring over 30 Italian and Swiss artists. Prior to this, Russo had organized group exhibitions at the Limmathaus (2000), the Dynamo gallery (2000), and the gallery of the Cultural Institute of the Migros company in Zurich (2000), with subsequent exhibitions at the Rote Fabrik in 2005. Additionally, in 2007, Russo invited Violi, Laterza, Evarchi, Moneghetti, Richter, and Zwalen to participate in the 'FIGURATIVE' exhibition at the Station 21 Gallery in Zurich.

Meanwhile in Italy, beginning in 2005, exhibitions featuring artists from Zurich and Milan were organized at the Piscina Comunale art space in Milan (curated by Adriano Pasquali) and the Municipal Library in Pantigliate (MI). In 2009, Manenti and Violi organised the traveling exhibitions of the 'In-Urban' series, which were experimental exhibitions wherein artworks challenged unconventional art spaces to showcase the talent and creative prowess of this group of independent artists. Curated by Giulio Agostini, these exhibitions were mounted inside the former Fabbrica Montecatini in Romano di Lombardia (BG) and a large space at the Bennet Shopping Centre near Bergamo. Following these ventures, Manenti, Turner, Evarchi, and Violi established the artistic collective Figurazione Indipendente.

In 2009, Carmelo Violi collaborated with Adriano Moneghetti to launch the 'Carta Canta' exhibition project at the Ex Macelleria Art Gallery in Pontremoli (MS). This exhibition showcased works by Pietro Diana, Saul Steinberg, Bruno Munari, Carmelo Violi, Adriano Moneghetti, Renè Pascal, Ercan Richter, Giampaolo Russo, Agostino Gallina, Maria Turner, Paulo Vaz Pato, and Alex Zwalen. A year later, Violi and Moneghetti co-founded the Nuovo Liceo Artistico (New High School with Artistic Curriculum) in Via Venini, Milan. This initiative also involved Lorenzo Manenti and aimed to instill a passion for figuration in a new generation of students.

On the Swiss front, the collaboration between artists led Giampaolo Russo and the printmaker Mathias Gentinetta to organise various iterations of an exhibition of graphic art at the Kupferdruckwerkstatt Gentinetta and Steindruckerei Wolfensberger laboratories in Zurich. Concurrently, Moneghetti and Violi showcased their graphic works in another exhibition at the Printing Museum in Soncino (CR).

Collaborations continued to flourish and create new connections. Between 2010 and 2011, Paola Laterza was in Zurich to produce Layers, a documentary film about Giampaolo Russo. This project received support from Swiss sponsors and was screened as part of the 'Five Films in One Evening' festival at the Casa d'Italia in Zurich (2011). Eventually, the film was acquired by the Zurich Central Library.

In 2014, Giampaolo Russo initiated the artist collective SALON DER GEGENWART (SALON OF THE PRESENT) in Zurich. Its purpose was to promote, animate, and facilitate dialogue among figurative painters by organising joint exhibitions in art shows and public spaces. Initially, the exhibitions were held in alternative venues before expanding to prestigious Swiss institutions such as the Villa Flora Art Museum in Winterthur, the Helmhaus in Zurich, the Kunsthaus Zofingen, and the Oxyd Kunsträume Winterthur.

Through these projects, Russo shared his expertise with Swiss painters including Bendicht Fivian, Renate Bodmer, Andrea Muheim, Heiner Kielholz, Dieter Hall, Maria Pomiansky, Karoline Schreiber, Rachel Lumsden, and others whom he ultimately invited to participate in the current exhibition 'FIGURAZIONE – MilanoZurigo'.

In 2016, Giampaolo Russo selected Como and the prestigious Palazzo Natta as the venue for 'INTERSECTIONS', an exhibition of graphic art, organised in collaboration with the Gentinetta Printing Laboratory in Zurich. Participating alongside Russo and Violi were Adriano Moneghetti, Massimo Petringa, Rosina Kuhn, Matthias Gentinetta, and Sieglinde Wittwer. For this event, Russo reached out to the Italian critic and essayist Goffredo Fofi, who decided to promote the exhibition by featuring images by Carmelo Violi in his literary magazine "Lo Straniero" (issue n. 191, May 2016). Additionally, Russo contacted art historian and critic, Nicoletta Ossanna Cavadini, director of the m.a.x. museo in Chiasso, who inaugurated the 'INTERSEZIONI' exhibition on 7 October 2016.

Following the 'INTERSECTIONS' project, in the same year, Dr. Ossanna Cavadini invitated Kuhn, Richter, Gentinetta, Russo, Petringa, Violi, and Moneghetti to exhibit their work at the m.a.x. museo of Chiasso. Their exhibition was linked to the graphic art of the 20th century, showcasing artists from different generations such as Gillo Dorfles, Dario Fo, Giovanni Conservo, Valentino Vago, Mario Nigro, William Xerra, Hans Richter, Rodolfo Aricò, Pino Pascali, Giulio Turcato, Domenico Cantatore, Bruno Cassinari, and Ossip Zadkine. The exhibition was titled Donazioni I. Percorsi della creatività dal Novecento al nuovo Millennio (Donations I. Paths of creativity from the twentieth century to the new millennium).

Indeed, Giampaolo Russo emerges as a central figure in forging a strong link between Swiss and Italian painting. Originally from the Southern Italian province of Lecce, Russo has lived. in Zurich for more than 20 years, where he has continued to nurture friendships and mutual respect with his peers from the Accademia di Brera.

The ongoing dialogue and collaboration cultivated over the years between artists from Milan and Zurich have facilitated a continuous discourse on art and painting. Despite coming from different backgrounds, these artists have found a shared language in figurative expression. This convergence has enriched their artistic endeavors and fostered a sense of unity amidst diversity.

 

FIGURAZIONE MilanoZurigo

This exhibition, spearheaded by Renato Galbusera and curated by Carmelo Violi in collaboration with the Artepassante Foundation, serves as a temporary landing point before embarking on a new journey. This exhibition crystallizes decades of collaborative efforts, featuring emerging artists from Milan and Zurich who have progressively contributed to the vibrant artistic landscape.

Giampaolo Russo's Swiss selections, including Rosina Kuhn, Ercan Richter, Pat Noser, Corinne Güdemann, and Anna Krammig, are displayed together with Italian artists such as Piermario Dorigatti, Leo Ragno, Adriano Moneghetti, Francesca Vitali Bodini, Paola Laterza, Filippo Robboni, Piero ½ Botta, Carmelo Violi, and Natalia Shchedrova.

These painters have drawn inspiration from different realities: isolating themselves in the tranquillity of nature; delving into the silence of the mundane; navigating the cacophony of a world that changes and shocks them. In their quest for artistic expression, these painters have disrupted their comfort zones, challenging their affections and habits to delve deeper into their own inner landscapes. They serve as interpreters of a reality that constantly evolves, one that both shapes and is shaped by their conscience. Through their artistic endeavours, they serve as interpreters of a shifting world, sharing the multifaceted outcomes of their inquiries in the FIGURAZIONE –MilanoZurigo exhibition.

 

(Written by Paola Laterza, Giampaolo Russo, Carmelo Violi, with the supervision of Tommaso Lonedo, art historian and art history teacher)

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