Ercan Richter
Dalla fine degli anni Novanta i cicli pittorici dedicati al paesaggio, agli elementi naturali delle betulle e delle radici sono diventati una costante significativa nell’opera creativa di Ercan Richter. Partendo dall’immagine fotografica, le sue opere si traducono in invenzione pittorica. Nelle sue inquadrature, l’artista seleziona sempre un taglio compositivo ravvicinato, lasciando al cielo un ruolo marginale. Nelle sue opere naturalistiche, l’attenzione si concentra sulla struttura delle rocce, delle radici, della terra e delle cortecce d’albero. I soggetti da lui rappresentati sono scanditi da una sintesi formale che si traduce in una riduzione sostanziale delle scelte cromatiche. Nonostante la riduzione di toni nei suoi dipinti, bianchi, grigi, verdi e neri, l’artista riesce tuttavia a ricavare uno spettro eccezionalmente ampio. Le stesure di colore spesso, scandite da ampi rilievi con pennellate espressive, fa emergere il carattere incontaminato e materico della natura. Anche se la realtà che ci circonda è il punto centrale della ricerca di Ercan Richter, le sue opere oscillano tra i temi della tradizione pittorica dove forma, struttura e colore si avvicinano ad un processo di astrazione.
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Since the late 1990s, the series of paintings exploring landscapes, roots, and birches have grown in importance within Ercan Richter's creative work. Starting from photographic images, the artist choses unusual frames and translates them into pictorial inventions. He always selects a close-up view. The sky is cut off, the focus is on the structure of rocks, roots, earth, and tree barks. Reduction in the form corresponds to reduction in colors. The paintings are variations of white, gray, green, and black tones, from which the artist is nevertheless able to extract an exceptionally broad spectrum. The relief-like application of paint through thick, emotional brush strokes brings out the unspoiled and physical character of nature. Even if the visible reality is always the starting point of the creative process, the paintings of Ercan Richter, with their concentration of form, color and structure. oscillate between a portrayal of nature and abstraction.
La produzione più recente di Ercan Richter (Erzurum, 1961) comprende soprattutto paesaggi. Le sue immagini sono composte alla perfezione, come se avessero un’inquadratura fotografica. La sua attenzione molto sensibile per la natura lo porta ad affrontare brani di paesaggio molto ampi o a soffermarsi sui particolari come la corteccia e le radici delle piante o sulle venature delle pietre.
Richter pare riflettere sul paesaggio come contrasto o scontro (per esempio tra il bianco della neve, il nero delle rocce e dei detriti e il grigio delle zone d’ombra) o come stratificazione degli elementi naturali. Nel suo studio, Richter ridiscute la visione en plein air, realizzato una pittura dai rilevanti valori plastici, conferendo al paesaggio un potenziale espressivo e facendolo trasmigrare in una dimensione universale.
Tommaso Lonedo (Schio, maggio 2024)
Biografia
1961 Am 27. Juni 1961 in Erzurum, Türkei, geboren. Aufgewachsen in Ankara.
1980 Nach dem Putsch in der Türkei Verhaftung aufgrund politischer Aktivitäten. Im Gefängnis autodidaktisch Beginn mit Malerei und Zeichnung.
1986 Nach vorläufiger Entlassung Flucht in die Schweiz.
Ab 1989 Intensive Auseinandersetzung mit Malerei und Kunstgeschichte
1990 Dreimonatiger Atelieraufenthalt in London bei dem zypriotischen Malerfreund Sümer Erek, Beginn mit Ölmalerei
1991, 1993 Mehrmonatige Aufenthalte in Paris; Beschäftigung mit der Kunstgeschichte und Weiterentwicklung der eigenen Malerei.
Ab 1991 Beginn mit der Arbeit an thematischen Zyklen: Zürcher Drogenszene, Siamesische Zwillinge, Krieg und geflüchtete Menschen, Masken, Türkischer Hammam, Birken, Berglandschaften.
Seit 2018 Regelmässige Aufenthalte in Berlin
Ercan Richter lebt mit Frau und Tochter in Zürich.
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Ercan Richter è nato nel 1961 ad Erzurum, Turchia. Ha trascorso la sua infanzia e gioventù ad Ankara. Dopo il colpo di stato dei militari nel 1980 è stato arrestato l’anno dopo e condannato a 6 anni e 8 mesi. Durante una liberazione provvisoria è riuscito a lasciare il suo paese attraverso la Grecia e la Germania. Nel 1986 ha ottenuto diritto d’asilo in Svizzera. Oggi vive e lavora a Zurigo. Ercan è un pittore autodidatta. Nelle sue opere degli anni 1980 e 1990 ha eseguito dei temi di politica sociale e ha messo al centro la rappresentazione del’ uomo. Diviene poi più importante la natura morta e da alcuni anni la pittura dei paesaggi, da sempre rappresenta i temi della natura, delle pietre e delle radici.